di e con Massimiliano Bruno
con Massimo Giangrande (chitarra e basso), Andrea Biagioli (piano rhodes e moog), Fabrizia Pandimiglio (violoncello) e Augusto Zanonzini (batteria e percussioni)
fonico audio Sante Di Clemente
musiche Massimo Giangrande
costumi Alberto Moretti
regia Furio Andreotti
In una stazione dei Carabinieri di un paesino calabrese un maresciallo sta interrogando Antonio Covelli, un giovane postino chiamato "Cacasotto". Il racconto del postino parte dall'estate del 1982 e ricostruisce la storia dell'amicizia di cinque ragazzini che trascorrono una vacanza insieme. I loro sogni si scontrano con la realtà di una brutta storia di sangue che li coinvolge in prima persona e li segnerà per tutta la vita. Un atto unico dove la parola è strappata, esaltata, masticata, inghiottita da questi personaggi perdenti che in scena si muovono sul filo del ricordo accompagnati da un quartetto di musicisti. Lo spettacolo è il primo di una trilogia di monologhi scritta da Massimiliano Bruno, gli altri sono Gli ultimi saranno ultimi con Paola Cortellesi e Agostino con Rolando Ravello.